Cinque domande per valutare la decisione di operarsi.
Operarsi è una decisione seria, che richiede un’altrettanto seria riflessione. L’elemento principale nell’affrontare un intervento è: “conosci te stesso” e tieni in considerazione il tuo livello di ansia di base. Hai un carattere ansioso o in genere affronti situazioni difficili con estrema tranquillità?
La decisione di operarsi è un gioco di squadra. La chirurgia deve essere ben spiegata e ben compresa dal paziente. Al fine di arrivare, per entrambi le parti, a considerare tutte le opzioni e giungere alla conclusione che operarsi sia meglio che non operarsi. La decisione finale, tuttavia, può essere solo del paziente. Non si tratta fortunatamente di interventi “salva vita”, per cui la scelta non si pone ; si tratta di interventi per migliorare la “qualità della vita”. Solo il paziente sa quanto il problema ortopedico interferisce nella sua vita di tutti i giorni e quanto potrà condizionarlo in futuro. Il medico è solo un aiuto alla decisione, un aiuto alla comprensione del problema e una guida alle possibili soluzioni.
Ecco alcuni elementi per impostare un ragionamento corretto:
1. Hai capito quello che ti è stato spiegato?
Personalmente, cerco di parlare in modo lento e chiaro per fare in modo che il mio interlocutore capisca durante ogni visita. Ho scritto testi su questo sito per rinforzare ulteriormente i concetti che illustro. La decisione di operarsi dipende fortemente da quanto hai capito in merito alla tua situazione. Se hai domande, per favore, scrivitele e portale con te alla prossima visita prima di essere operato.
2. Pensi di aver provato ogni possiibile trattamento non chirurgico?
In alcuni casi come un’infezione o una frattura esposta non ci sono alternative alla chirurgia. Il più delle volte tuttavia ci possono essere altri trattamenti oltre alla chirurgia. Non dovresti avere un intervento se non hai considerato tutte le alternative non chirurgiche e hai valutato che non sono alternative valde per te, per le tue aspettative e per il tuo futuro. Per favore discutine con me se non sei sicuro di aver valutato attentamente tutte le possibilità.
3. Pensi di aver considerato la possibilità di NON operarti?
La chirurgia ortopedica non è quasi mai questione di vita o di morte. Spesso si può continuare a condurre la propria vita con un problema ortopedico, senza porsi a rischio di nessuna complicanza. Se hai dubbi in tal senso chiedimelo e discuteremo insieme tutte le conseguenze della decisione di non operarsi.
4. Hai capito con quali obiettivi vieni operato? Hai capito quali sono le possibili complicanze dell’intervento?
Se hai delle aspettative irrealistiche, entrambi non saremo soddisfatti del risultato di un intervento. Il dolore che viene dalla schiena non potrà mai essere curato facendo una protesi d’anca. Devi aver precisamente compreso quale sia la tua diagnosi, cosa intende modificare l’intervento, quali risultati ci si deve aspettare dalla chirurgia. Per esempio, la chirurgia ortopedica ha spesso l’obiettivo di correggere o aggiustare un pezzo rotto per MIGLIORARNE la funzione. Ancora non è possibile riavvolgere il nastro e ritornare esattamente a come prima della rottura. Ogni intervento con la giusta indicazione ha indubbi vantaggi, ma inevitabili possibili complicanze (generalmente molto basse) che devono essere serenamente accettate. Se hai dubbi scrivili e domandami maggiori informazioni.
5. Hai capito le possibili complicazioni che possono accadere nel tuo caso particolare?
Tutti gli interventi hanno rischi tra cui:
– Infezione: è un rischio variabile a seconda della tipologia di intervento, generalmente piuttosto raro, può aumentare nei pazienti diabetici o in chi subisce interventi ripetuti.
– Danno a strutture vascolari o nervose. Anche questa complicanza è piuttosto rara. Riguarda spesso piccoli nervi microscopici che forniscono la sensibilità della pelle vicino all’incisione chirurgica. Una lesione a tali nervi sensitivi provoca piccole aree di insensibilità intorno alla ferita, talvolta permanenti, talvolta che lentamente regrediscono fino a scomparire.
– Impossibilità al trattamento completo del problema: a volte la lesione è tale da non permetterne la completa riparazione. Di solito gli esami preoperatori fanno capire prima dell’intervento tale possibilità, talvolta il danno è più esteso del previsto e lo si scopre solo durante la chirurgia.
– Recidiva del problema: a volte nonostante un trattamento eseguito a regola d’arte il problema può ripresentarsi: questa problematica riguarda ri-rotture di tendini riparati, recidiva di cisti articolari ed altre condizioni. Chiedi al tuo medico nel tuo caso che possibilità di recidiva esistono.
– Complicanze anestesiologiche: complicanze gravi sono rare. Spesso riguardano i pazienti che hanno subito chirurgie multiple, molto anziani e con gravi problemi di salute. Prima dell’intervento verranno eseguiti degli accertamenti di base per valutare il tuo stato di salute e per classificare il rischio anestesiologico. L’anestesista spiegherà nel dettaglio la tecnica anestesiologica e il vostro rischio specifico.
– Sto prendendo un farmaco per scoagulare il sangue? Se è così informate il medico. Probabilmente sarà necessario sospenderlo e sostituirlo 2 settimane prima dell’intervento.
Discuterò personalmente con il paziente altre complicazioni specifiche dell’intervento che dovete eseguire. Se avete l’impressione di non avere capito completamente tutto, vi prego di scrivervi le domande su un foglio e domandarmi tutti i vostri dubbi.
Ricordatevi: le cose comuni accadono spesso, quelle rare no! Quindi conoscere le possibili complicanze è importante, ma non fate diventare la cosa più grande di quello che è. Diciamo che la complicanza é da conoscere ed accettare serenamente prima dell’intervento. Non è che tutte le volte che prendiamo la macchina per muoverci dobbiamo necessariamente conoscere quali percentuali di rischio abbiamo di avere un incidente… sappiamo che l’eventualità esiste e l’accettiamo serenamente.
Se avete domande scrivetevele e chiedetemele durante la visita!