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Una protesi totale di anca è un intervento di grandissima soddisfazione per chirurgo e paziente. Si tratta della protesi con il tasso di successo più alto in ortopedia. Ma un buon recupero non dipende solo dalla tecnica chirurgica eseguita. Una buona riabilitazione come sempre potenzia moltissimo la bontà del risultato ottenuto.
Ecco la strategia migliore per una buona riabilitazione in caso di impianto di protesi di anca con l’obiettivo di raggiungere di un movimento completo e riprendere le funzioni motorie.
Camminare dopo protesi anca: riabilitazione con esercizi consigliati per rieducare l’articolazione alla sua funzione completa in sicurezza
È possibile stampare la scheda completa degli esercizi da effettuare dopo l’intervento di protesi di anca per la riabilitazione a casa cliccando sul bottone seguente.
NB: Gli esercizi potrebbero non essere adatti alla vostra specifica situazione ed hanno un carattere indicativo. Consultate il vostro specialista prima di eseguire questi esercizi per la riabilitazione di protesi di anca.
Camminare bene dopo protesi anca: da cosa dipende?
Uno degli obiettivi principali per cui un paziente si opera di protesi di anca è tornare a camminare bene. Il cammino è ciò che ci rende liberi di andare dove ci pare: fondamentale per la nostra libertà. Come fare quindi a tornare a camminare bene dopo un intervento di protesi?
Camminare bene significa operarsi con una tecnica che risparmia i muscoli del passo
Prima di tutto dipende dal chirurgo. Le tecniche chirurgiche infatti si sono evolute nel tempo in un senso di mini invasività. Per quanto riguarda il cammino la mini invasività consiste nel non danneggiare i muscoli del passo. Il principale muscolo del passo è il gluteo medio. Incredibilmente esistono delle vie chirurgiche di accesso all’anca che passano attraverso il muscolo gluteo medio. Meglio evitare. La via che usiamo noi risparmia completamente il gluteo medio e consente dunque un pieno ritorno al cammino normale
Camminare bene dopo protesi di anca significa tornare a camminare subito
Sembra una banalità da scrivere. Se vogliamo camminare bene bisogna camminare subito. Nel nostro centro il paziente cammina dopo un intervento di protesi di anca il giorno stesso dell’intervento. Nonostante sia ovvio che bisogna ricominciare subito a camminare, la maggior parte dei centri in Italia mette in piedi il paziente dopo 1 o 2 giorni dall’intervento. Per un anziano 1 o 2 giorni a letto significano sacrificare una gran parte della massa muscolare e doverla ricostruire con la fisioterapia. Nel protocollo fast track che seguiamo i nostri pazienti camminano il giorno stesso dell’intervento.
Camminare bene dopo una protesi di anca significa fare gli esercizi giusti al momento giusto
Ed eccoci allo scopo di questo articolo. Troverete ben spiegati tutti gli esercizi da eseguire per tornare a camminare bene dopo un intervento di protesi totale di anca. Il segreto: la progressività degli esercizi. Poche cose ben eseguite saranno l’obiettivo da raggiungere. La costanza di pochi esercizi a casa ripetuti più volte al giorno saranno il vostro segreto per il recupero completo e il ritorno alla normalità.
Protesi di anca: esercizi da evitare
Dopo un intervento di protesi totale di anca esistono degli esercizi che non devono essere immediatamente eseguiti. Il più comune che viene sempre fatto fare portando più svantaggi che vantaggi è l’elevazione a gamba tesa. L’esercizio di elevazione a gamba tesa a parte un rinforzo muscolare del quadricipite non porta alcun vantaggio sulla riabilitazione della protesi di anca appena eseguita. Questo esercizio di elevazione a gamba tesa sottopone l’impianto protesico appena impiantato a uno stress di leva molto elevato. Ogni protesi di anca viene ormai impiantata nel bacino senza usare cemento, a meno di casi estremamente particolari. La coppa senza cemento deve avere l’opportunità di integrarsi prima di essere sottoposta a carichi di leva. Questa integrazione negli impianti moderni avviene in circa 3 settimane. Prima di quella data inseriamo le elevazioni a gamba tesa negli esercizi da evitare dopo protesi di anca.
Esercizi per camminare bene dopo protesi anca
Esercizio n° 1 Scendere dal letto
Da supino a letto sollevare il tronco sostenendosi sui gomiti, portare il dorso del piede sano sotto la caviglia dell’arto operato di protesi d’anca, per sostenerlo. Ruotando sul sedere portarsi con le gambe fuori dal letto. Portare i piedi a terra paralleli ed alzarsi in piedi sostenendosi soprattutto sull’arto sano.
Esercizio n° 2 Risalire a letto
Appoggiare il sedere al bordo del letto, con le mani appoggiate all’indietro scivolare sino ad essere seduti. Sostenere l’arto operato di protesi d’anca con l’arto sano e ruotare sul sedere per andare sdraiati.
Esercizio n°3 Ponte
Da supino a letto si mantiene l’arto operato di protesi d’anca esteso. L’arto sano va flesso all’anca ed al ginocchio portando la pianta del piede appoggiata al letto. Premendo sulla pianta del piede alzare il bacino verso l’alto. Sostare in questa posizione per qualche secondo e poi tornare ad appoggiare il bacino sul letto.
Esercizio n° 4 Flesso estensione di caviglia
In posizione supina a letto flettere dorsalmente e plantarmente la caviglia. Coordinare il movimento con gli atti respiratori per non accelerare troppo il movimento: inspirare e portare il piede verso la testa, espirare e fare la punta. 20 ripetizioni complete ogni ora.
Esercizio n° 5 Contrazioni isometriche del quadricipite
Da supino a letto, con il calcagno dell’arto operato di protesi d’anca appoggiato su un rialzo (piccolo cuscino o asciugamano ripiegato), premere il dietro del ginocchio dell’arto operato verso il letto e mantenere per 5 secondi.
Esercizio n° 6 Flessioni d’anca da seduto
Seduto a bordo letto o su una sedia, alzare la coscia dell’arto operato di protesi d’anca portando il ginocchio verso l’alto, sostare in questa posizione per qualche secondo e tornare alla posizione di partenza.
Esercizio n° 7 Abduzione d’anca da sdraiato (da svolgere in fase avanzata di recupero)
Sdraiato sul fianco dell’arto sano. L’arto sano è flesso all’anca ed al ginocchio, l’arto operato di protesi d’anca è esteso appoggiato al sano. Mantenendo l’arto operato esteso alzarlo verso l’alto sino al massimo tollerato.
Sostare in questa posizione per qualche secondo e poi portare l’arto operato giù ed appoggiarlo nuovamente.
Esercizio n° 8 Sedersi
Usare una sedia con braccioli non troppo bassa. Portare l’arto operato di protesi d’anca avanti mantenendo il peso sull’arto sano, andare a cercare i braccioli all’indietro con le mani, scendere fino alla seduta della sedia.
Esercizio n° 9 e 10 Allacciarsi le scarpe
Evitare di arrivare al piede dell’arto operato di protesi d’anca passando esternamente al ginocchio. Questo movimento obbliga ad una rotazione interna della coscia che è un movimento pericoloso da evitare.
Maniera corretta di allacciarsi le scarpe. Il modo sicuro di arrivare al piede dell’arto operato è di passare internamente al ginocchio con le mani e con il tronco.
Esercizio n° 11 Salire in punta di piedi
In piedi con le mani appoggiate per sostegno ad un tavolo o altro oggetto solido, alzarsi in punta di piedi lentamente e poi scendere col calcagno a terra.
Esercizio n° 12 Flessione d’anca da in piedi
In piedi con le mani appoggiate per sostegno ad un tavolo o altro oggetto solido, alzare la coscia dell’arto operato di protesi d’anca portando il ginocchio verso l’alto, il ginocchio e l’anca si vanno flettendo sino ad arrivare entrambe all’angolo retto.
Sostare in questa posizione qualche secondo e poi riportare il piede a terra.
Esercizio n° 13 Estensione d’anca
In piedi con le mani appoggiate per sostegno ad un tavolo o
altro oggetto solido, portare l’arto operato di protesi d’anca teso all’indietro contraendo il gluteo.
Sostare in questa posizione qualche secondo e tornare avanti.
Esercizio n° 14 Abduzione d’anca da in piedi
In piedi con le mani appoggiate per sostegno ad un tavolo o
altro oggetto solido, mantenendo l’arto operato esteso alzarlo lateralmente sino al massimo tollerato. Sostare in questa posizione qualche secondo e poi riportare il piede a terra.
Esercizio n° 15 Salire le scale
Approcciare le scale con il corrimano dal lato operato di protesi d’anca e con una stampella dall’altro lato. Facendo appoggio sulla stampella e sul corrimano staccare il piede sano e portarlo sullo scalino superiore.
Facendo carico sull’arto sano salire con tutto il corpo e portare il piede dell’arto operato al pari del sano sullo scalino. Ripetere l’operazione sino in cima.
Esercizio n° 16 Scendere le scale
Affrontare la scala con l’arto sano vicino al corrimano e con una stampella nella mano dell’arto operato. Iniziare la discesa portando la mano del lato sano un po’ più in basso sul corrimano. Poi portare arto operato e stampella verso lo scalino sottostante. Arto operato e stampella, assieme alla mano sul corrimano, mantengono il peso mentre si porta il piede dell’arto sano al pari dell’operato sullo scalino in basso. Ripetere l’operazione sino al fondo della scala.
Esercizio n° 17 Cyclette
La cyclette deve avere la seduta regolata in modo tale che l’arto inferiore sia ben esteso quando il pedale è in basso. La cyclette per la riabilitazione della protesi d’anca è un vero prodigio. Permette allo stesso tempo di mantenere il tono muscolare e di incrementare la fluidità del movimento. Tutti gli operati di protesi di anca dovrebbero avere al domicilio una cyclette per progredire autonomamente con la rieducazione.
Esercizio n° 18 Camminare con due stampelle
Portare le due stampelle avanti ed appoggiarle circa mezzo metro avanti ai piedi, poi portare il piede dell’arto operato avanti in linea con le due stampelle, infine anche il piede dell’arto sano si porta al pari del piede operato e stampelle.
In un secondo momento, raggiunta una buona disinvoltura del gesto, le prime due fasi si possono unire, ovvero: le due stampelle e l’arto operato avanzano insieme, l’arto sano poi si porta al loro pari.
Esercizi n° 19 e 20 Entrare e uscire dall’auto
Con le spalle alla porta aperta dell’auto sedersi sulla poltrona. Il movimento per entrare in auto inizia dalla prima gamba (la sinistra nell’immagine), segue il tronco e per ultima la seconda gamba. In caso di protesi d’anca attenzione
a non flettere la coscia sul tronco oltre i 90°.
Uscire dall’auto. Portare fuori dall’auto la gamba vicino allo sportello mantenendo sguardo e tronco orientati anch’essi verso l’uscita. Nel caso di protesi d’anca fare attenzione a non flettere la coscia sul tronco oltre i 90°. Per ultima esce la seconda gamba che si riavvicina alla prima. La mano vicina allo sportello si mantiene a questo. Con entrambi i piedi saldi a terra e con l’aiuto della mano allo sportello alzarsi in piedi.
Di seguito trovi un video che mostra gli esercizi per la riabilitazione della protesi d’anca.