Lussazione posteriore spalla: una trappola diagnostica

Una lussazione posteriore della spalla è molto più rara rispetto alla lussazione anteriore. Ed è possibile che venga disconosciuta ad una prima analisi. Vediamo quali sono le cause che possono determinarla e come è possibile diagnosticarla e curarla.

Lussazione posteriore spalla: meccanismi del trauma

La causa più comune di lussazione posteriore della spalla consiste in un trauma diretto da avanti a dietro con la spalla chiusa flessa ed intra-ruotata. Tipicamente una caduta durante lo sport può determinarla. Un differente meccanismo traumatico meno frequente, ma altrettanto tipico può essere identificato nelle convulsioni epilettiche oppure in caso di folgorazioni.

Come può sfuggire alla diagnosi una lussazione posteriore di spalla?

Certamente un trauma importante non può passare inosservato, ma a volte si pensa che il dolore sia dovuto semplicemente alla botta presa. La radiografia tradizionale che viene eseguita normalmente in pronto soccorso potrebbe non mostrare nulla di alterato. Il braccio poi dopo un trauma viene normalmente immobilizzato in un tutore e il gioco è fatto: la lussazione posteriore di spalla sfugge alla diagnosi.

Quando ci si accorge di una lussazione posteriore di spalla?

La cosa più evidente che si può notare è la mancanza di movimento in rotazione esterna. Un omero lussato posteriormente infatti si blocca nelle rotazioni che sono impossibili. Questo è il principale criterio di sospetto per una lussazione posteriore. Inoltre la porzione della scapola detta coracoide, normalmente poco visibile anteriormente, diventa particolarmente prominente. Nei soggetti magri poi può essere percepita una salienza posteriore della testa omerale.

I test di immagine necessari se si sospetta una lussazione posteriore di spalla

La lussazione posteriore della spalla può essere evidenziata anche radiograficamente con proiezioni specifiche. Immagini di secondo livello come TAC o Risonanze Magnetiche possono avere la loro utilità specialmente nella valutazione degli esiti cronici. La TAC forse è superiore in un momento acuto perchè è in grado di escludere facilmente lesioni associate come le fratture.

Il trattamento di una lussazione posteriore spalla

Il trattamento deve essere personalizzato sul tipo di paziente e sull’entità del danno. Un paziente molto anziano e compromesso come salute generale può anche essere seguito conservativamente se mantiene un’elevazione sufficiente senza dolore. Una persona giovane senza marcati danni ossei può essere trattato mediante una riduzione della lussazione in narcosi. E’ imprescindibile una sedazione completa in queste manovre in quanto manovre traumatiche con paziente sveglio hanno un rischio troppo alto di provocare fratture.

Interventi chirurgici per lussazione posteriore spalla

La chirurgia delle lussazioni posteriori di spalla può essere necessaria per un danno osseo o per danni legamentosi. Il danno osseo può essere colmato con innesti a livello della testa omerale o della scapola. In alcuni casi per marcate deformità della testa omerale anche un impianto protesico può essere considerato.

Conclusioni

Una lussazione posteriore di spalla è un evento traumatico che può essere misconosciuto in una prima analisi. Una deformità della spalla unita alla impossibilità ad extraruotare il braccio sono i sintomi più evidenti. Il meccanismo del trauma o una crisi epilettica possono essere elementi anamnestici di sospetto. Il trattamento è variabile ma come spesso accade la tempestività è fondamentale per ottenere un risultato migliore.

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