Spalla lussata: quali strategie nel paziente anziano?

Una spalla lussata è un evento traumatico che riguarda pazienti normalmente giovani. Qualche volta però la fragilità della cuffia dei rotatori determina una particolare suscettibilità di questo episodio anche nei pazienti anziani. Spesso la scelta di cosa fare per risolvere un’instabilità nell’anziano non è facile.

L’intervento di Trillat si pone talvolta come valida alternativa per gli esiti di una spalla lussata nell’anziano.

Spalla lussata nell’anziano: come può succedere?

Una spalla lussata nell’anziano succede dopo un trauma. Questo trauma può essere più o meno ad elevata energia. Una semplice caduta sul braccio può causarla. Normalmente i piccoli traumi sono attutiti dalla presenza degli stabilizzatori dinamici, cioè dalla cuffia dei rotatori. L’anziano spesso ha dei tendini molto esili e anche un piccolo trauma può causare una spalla lussata.

Cosa fare subito

Come prima cosa è necessario recarsi in un pronto soccorso. Una lussazione infatti può nascondere anche una frattura ossea che deve essere esclusa prima di qualsiasi manovra. In pronto soccorso verrà eseguita una radiografia per questo e poi la spalla lussata verrà rimessa a posto. Il braccio verrà immobilizzato in un tutore per circa 2 settimane. Poi sarà possibile rieducare la spalla.

Le lesioni dei tendini della cuffia dei rotatori dopo una spalla lussata

La cosa più probabile nell’anziano è che i tendini della cuffia dei rotatori siano lacerati durante la lussazione. E’ di fondamentale importanza pertanto valutarne lo stato mediante accertamenti che inizialmente possono essere anche semplici. Un’ecografia infatti può bastare per escludere grossolane lesioni e mettersi al riparo da sorprese a distanza.

Prospettive di recupero per un anziano con la spalla lussata

Se non ci sono state fratture e la cuffia dei rotatori (i tendini della spalla) sono integri, con la fisioterapia si raggiungerà con elevata probabilità un recupero completo. Generalmente una volta guariti i tessuti e recuperati i muscoli non si dovrebbero verificare nuovi episodi di fuoriuscita.

Se invece i tendini sono lesionati potrebbe essere faticoso recuperare la forza nel movimento. Talvolta poi la lesione è talmente grave che la spalla può tornare a fuoriuscire con facilità estrema. E’ come se l’associazione tra ampia lesione della cuffia dei rotatori e la perdita dei legamenti costituissero insieme una pericolosa condizione di instabilità.

Possibili trattamenti

La prima procedura in una spalla lussata che associ una lesione massiva della cuffia dei rotatori è sicuramente la riparazione della lesione tendinea. Qualche volta però tale procedura non è possibile per la presenza di una grave lesione cronica retratta. In questi casi, prima di ricorrere ad una protesi di spalla, è possibile eseguire in artroscopia un intervento detto di Trillat.

L’intervento di Trillat per trattare gli esiti di una spalla lussata

L’intervento si basa sull’avvicinamento alla parte anteriore della spalla di un osso, detto coracoide, con i tendini del braccio. Attraverso una parziale osteotomia della coracoide si produce un fattore di stabilizzazione importante alla spalla.

È come se avvicinassimo all’omero un paracadute che interviene solo nel caso la spalla voglia nuovamente uscire. L’intervento può essere svolto in artroscopia con una stabilizzazione tramite ancora e bottone.

L’intervento è un vero salvataggio per quelle spalle instabili con lesioni irreparabili dei tendini in cui una protesi sarebbe un intervento troppo aggressivo per l’assenza di un’artrosi di spalla.

In conclusione: la spalla lussata non riguarda solo i giovani, ma può porre gravi problemi di trattamento nelle persone più anziane per l’associazione di una lesione tendinea con una lesione legamentosa. In quei casi in cui i tendini non siano più riparabili e l’artrosi non sia presente, un intervento poco invasivo in artroscopia può consentire una risoluzione dell’instabilità.

Questo intervento è l’intervento di Trillat. Questo intervento costituisce una valida alternativa a trattamenti più invasivi come la protesi di spalla per la risoluzione dei sintomi.

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