Troppi pregiudizi fanno cattiva cultura nella prevenzione dell’osteoporosi
Una corretta e sana alimentazione è alla base del vivere sano e della prevenzione della gran parte delle malattie auto indotte dalla vita moderna. E’ lecito domandarsi e domandare come possiamo cambiare il nostro stile di vita per prevenire l’osteoporosi. Il problema di base è che il medico che non si dedica per passione alla salute alimentare, in tutto il corso di studi affronta raramente il problema dell’alimentazione. E quando il corso di studi lo prevede, il suo stesso insegnamento è retaggio del comune sentito dire più che della scienza epidemiologica che ne sta alla base.
“Noi medici oggi siamo ricchissimi di conoscenze biologiche e farmacologiche, ma paradossalmente sembriamo sapere sempre meno di nutrizione e abbiamo non poche responsabilità nell’impoverimento della nostra alimentazione “ricca”. Molte convinzioni su cui noi medici basiamo le nostre prescrizioni dietetiche preventive non sono che pregiudizi, derivanti da una lettura superficiale della composizione chimica degli alimenti, e da una visione troppo semplicistica dell’infinita complessità della natura e dell’organismo umano”. Dott. Franco Berrino – Il cibo dell’uomo
Proprio da qui proviamo a partire per affrontare il tema alimentare che specificamente riguarda il problema dell’osteoporosi.
Cosa è l’osteoporosi
L’osteoporosi è il progressivo impoverimento dell’osso, di ciò che lo rende duro e resistente al carico e ai traumi. In sostanza la nostra impalcatura per sorreggerci deve avere una resistenza meccanica che gli viene conferita dai sali minerali, in particolare dal calcio. Un osso demineralizzato diventa fragile ed è più soggetto a fratture. Purtroppo una frattura di femore può essere trattata solo con un intervento chirurgico di sintesi o di protesi dell’anca.
Andare in contro o meno a osteoporosi con il progredire dell’età dipende da una serie di fattori genetici, metabolici e di stile di vita. Certamente su alcune forme patologiche e sui fattori genetici poco possiamo lottare. Sullo stile di vita invece possiamo agire molto. Se da una parte il patrimonio osseo dell’uomo adulto dipende da un’attività fisica regolare, dall’altra l’alimentazione fornisce il fabbisogno giornaliero al nostro organismo per mantenere questo patrimonio.
Osteoporosi e menopausa
L’inizio della menopausa determina in molti tessuti cambiamenti metabolici importanti. Per questo l’osteoporosi è un problema che riguarda le donne principalmente. L’ossservazione di una modifica in riduzione della massa ossea ha portato giustamente a considerare un corretto apporto di calcio nelle donne in particolar modo.
Il problema della supplementazione di calcio attraverso i formaggi
Pur essendo alimenti ricchi di calcio, i formaggi non sono da considerare validi aiuti nel trattamento dell’osteoporosi post-menopausale femminile. Infatti questo calcio associato a una grande quantità di proteine animali è una delle principali cause dell’osteoporosi. La loro acidità deve nell’organismo umano essere bilanciata. Questo bilanciamento viene fatto proprio a spese dei minerali ossei che vorremmo difendere ed integrare. Non esiste inoltre alcuno studio scientifico che dimostri viceversa che chi assume regolarmente importanti quantità di latticini e formaggi abbia un minor rischio di osteoporosi.
Dove reperire con l’alimentazione il giusto quantitativo di calcio per prevenire l’osteoporosi
Abbiamo capito dunque che è un errore pensare di equilibrare il fabbisogno osseo di calcio somministrando alimenti ricchi di proteine animali. In natura esistono però altre fonti di calcio altrettanto valdide ed alternative rispetto agli alimenti tradizionalmente consigliati a tale scopo.
Sesamo, mandorle, cavoli, broccoli, alghe marini, pesce soprattutto di piccole dimensioni, pane integrale a lievitazione naturale e legumi, sono gli alimenti da scegliere. Imparare a cucinarli e educare il gusto al cibo semplice è la strada da percorrere. A tutto vantaggio della salute.
Per approfondire è possibile scaricare un estratto del libro del prof Franco Berrino dal sito dell’istituto dei Tumori di Milano.
Un buon punto di partenza può essere inoltre il quaderno alimentare per la menopausa pubblicato dalla fondazione Veronesi al riguardo. Graficamente curato e con alcune idee pratiche per la cucina di tutti i giorni.
Esistono inoltre corsi ed iniziative promosse dal Campus Cascina Rosa che afferisce all’istituto dei Tumori di Milano, inclusi corsi specifici di cucina naturale.