Infezioni protesi di spalla: come ridurre l’incidenza mediante l’uso di una crema locale

Una delle complicanze associate all’impianto di una protesi consiste nelle possibili infezioni nella protesi di spalla durante l’intervento. La nostra pelle infatti ospita dei batteri detti commensali che non ci fanno male, ma possono causare una malattia se penetrano in profondità. In particolare i batteri sono in grado di attaccarsi al metallo della protesi sviluppando delle difese che rendono inutili antibiotici e anticorpi del nostro sistema immunitario. In caso di infezione periprotesica purtroppo diventa necessario espiantare la protesi completamente per guarire l’infezione. Questo rappresenta una grave sconfitta per medico e paziente in quanto una protesi perfettamente funzionante deve essere tolta per guarire un’infezione.

Tecniche comuni per prevenire l’insorgenza di infezioni nelle protesi di spalla

Il principale trucco per abbassare il rischio di infezione è lavorare per ridurre il numero di batteri presenti. Dato che è impossibile eliminarli completamente, almeno ridurre al minimo la “carica” batterica è il massimo che si può fare. Esitono diversi metodi per farlo.

Strategia numero uno: i lavaggi pre-operatori

Prima di tutto il lavaggio con saponi a base di clorexidina riduce moltissimo il numero di stafilococchi. I lavaggi vanno ripetuti da 2-3 giorni prima dell’intervento per modulare la presenza di batteri patogeni. Per la spalla inoltre il principale sospettato è un batterio comune anche all’acne giovanile: il propyonibacterium o cutibacterum acnes. I lavaggi superficiali in questo caso sembra che non bastino in quanto il batterio si annida nelle ghiandole sebacee. L’uso di una crema topica usata per l’acne giovanile è stata studiata e può abbassare notevolmente il rischio di infezioni nelle protesi di spalla.

Strategia numero due: flussi laminari in sala operatoria

Le sale operatorie moderne sono attrezzate con flussi laminari di aria che portano lontano dalla sala operatoria i germi, garantendo un numero minimo di ricambi di aria. E’ come la vecchia sana abitudine di aprire le finestre in camera la mattina. Solo che per ovvie ragioni in sala operatoria si ottiene in una maniera controllata con aria filtrata che cambia numerosissime volte ogni ora. Allo stesso tempo il flusso di aria allontana i germi dal campo operatorio per ottenere una maggiore sterilità.

Strategia numero tre: uso di caschi in sala operatoria

Per fare in modo di non portare germi sul campo operatorio, oltre al normale uso di mascherine, utilizziamo della speciali tute con caschi da astronauta. Si tratta di un sistema ventilato che ci permette di essere sterili anche in testa. Il vantaggio è di una protezione maggiore per evitare di essere noi operatori a inquinare il campo operatorio e provocare quindi infezioni nelle protesi di spalla.

Strategia numero quattro: la profilassi antibiotica

Prima di inziare l’intervento e appena dopo vengono somministrate dosi di antibiotico in modo di rendere il più possibile inospitale l’ambiente per evenutali germi che dovessero contaminare la ferita durante l’intervento. Nella remota ipotesi dunque di un ingresso di batteri indesiderati l’ambiente risulta talmente inospitale da impedire infezioni della protesi di spalla.

Strategia numero cinque: uso di steri-drape

Durante la chirurgia sappiamo che l’origine più comune delle infezioni dipende da batteri presenti sulla pelle del paziente. Per questo usiamo una speciale plastica sterile che dopo la disinfezione viene applicata sulla pelle del paziente. E’ la plastica stessa che viene incisa per iniziare l’intervento in modo che mai gli strumenti o la protesi vengano a contatto con la pelle del paziente.

Il nemico principale della spalla: il Cutibacterium Acnes

Dato che nella spalla insieme allo stafilococco il principale batterio responsabile delle infezioni è lo stesso che causa l’acne giovanile, recenti studi hanno ipotizzato che un trattamento con gli stessi saponi in crema utilizzati nella lotta all’acne possano ridurre la contaminazione durante l’intervento.

Infezioni periprotesiche e protesi di spalla: la lotta necessaria

In conclusione il problema delle infezioni nelle protesi di spalla pur essendo molto raro, può comportare gravi problemi per i pazienti. Per questo una strategia estesa deve essere utilizzata per combattere più possibile questa evenienza. Nel nostro ospedale prendiamo seriamente il problema e adottiamo tutte le più moderne precauzioni per evitare che i nostri pazienti possano contrarre un’infezione.

Bibliografia:

Neer Award 2018: Benzoyl peroxide effectively decreases preoperative Cutibacterium acnes shoulder burden: a prospective randomized controlled trial. J Shoulder Elbow Surg. 2018 Sep;27(9):1539-1544. doi: 10.1016/j.jse.2018.06.012. Epub 2018 Jul 24.

Benzoyl peroxide and clindamycin topical skin preparation decreases Propionibacterium acnes colonization in shoulder arthroscopy. J Shoulder Elbow Surg. 2017 Jul;26(7):1190-1195. doi: 10.1016/j.jse.2017.03.003. Epub 2017 May 4.

Efficacy of topical benzoyl peroxide on the reduction of Propionibacterium acnes during shoulder surgery. J Shoulder Elbow Surg. 2015 Jul;24(7):995-1004. doi: 10.1016/j.jse.2015.04.003

Sindrome da impingement: dolore alla spalla e postura

Spesso dopo una attività fisica non abituale, insorgono sintomi dolorosi a carico della spalla. Questo può essere dovuto alla sindrome da impingement. La sindrome da impingement colpisce molti più pazienti di quanti si pensi ed è dovuta sia a cause strutturali sia ad una cattiva postura. Approfondiamo cause e trattamenti di questo comune problema.

Definizione di sindrome da impingement

La sindrome da impingement detta anche conflitto sotto-acromiale è una situazione di attrito che si genera tra i tendini della cuffia dei rotatori e la scapola. Una struttura morbida e delicata come il tendine viene impropriamente sollecitata da una struttura dura e rugosa come l’osso. Un restringimento dello spazio tendine osso avviene normalmente in tutti i movimenti sopra il livello delle spalle, ma in alcune condizioni questo attrito può aumentare in maniera importante provocando dolore e usura tendinea.

Come mai dopo aver praticato un po’ di sport nel weekend, avverto dolore alla spalla?

Questa sintomatologia è molto più frequente di quanto si pensi ed è dovuta ad una situazione di “conflitto” all’interno dell’articolazione della spalla. Clinicamente si chiama “impingement” o “sindrome da conflitto” e può avere moltissime cause.

Da cosa è causata la sindrome da impingement?

Il dolore che si manifesta quando si muove la spalla verso l’alto è dovuto ad uno schiacciamento dei tendini e di altre strutture nello spazio articolare a loro dedicato.

Perché avviene la sindrome da impingement?

La sindrome da “impingement” può manifestarsi in soggetti che compiono numerosi movimenti ripetuti, sia per il loro lavoro che per la loro attività sportiva (imbianchini, persone che mobilitano carichi, nuotatori, pallavolisti, cestisti ecc.) ma anche in soggetti che svolgono un lavoro più statico (ad esempio chi lavora a computer tutto il giorno o svolge un lavoro da scrivania. Per saperne di più ecco le 5 cose da sapere per chi lavora al computer.)

Perché alcuni hanno dolore ed altri no?

La sindrome da impingement si manifesta soprattutto in soggetti con una cattiva postura, ovvero che fanno fatica a controllare la posizione delle proprie scapole e della parte alta della loro schiena e che spesso hanno il capo protratto in avanti. Se le spalle sono protratte in avanti e la schiena si flette formando quasi una gobba – quella che in clinica viene definita cifosi dorsale -, lo spazio per i tendini e le altre strutture articolari si riduce causando dolore e sofferenza ogni volta che si solleva il braccio, a maggior ragione se questa non è una attività abituale, ma viene praticata solo sporadicamente (1-2 volte/settimana).

Come fare a prevenire la sindrome da impingement?

Provare a sollevare un braccio verso l’alto mentre siamo tutti ingobbiti su una sedia, non ci permette di raggiungere il punto più alto sopra alla nostra testa e questo può, in alcuni casi, essere anche doloroso. Se invece proviamo a sederci con la schiena dritta, portare le scapole bene indietro e in basso appiattendole contro lo schienale e riproviamo a raggiungere l’obiettivo…ecco fatto! La spalla è molto più libera di muoversi.

Per evitare la sindrome da impingement è sufficiente correggere solo la postura?

Quante volte ci siamo sentiti dire “Stai su dritto!”, “Non ti ingobbire!”, “Petto in fuori!” ma ecco che dopo qualche minuto – se non addirittura secondo – siamo già nella stessa posizione di prima, quella sbagliata. Allora come fare? È impossibile avere una postura perfetta per tutto il corso della nostra giornata.

Una strategia efficace per migliorare la postura e prevenire la sindrome da impingement:

La soluzione è la combinazione tra una corretta mobilità della spina dorsale e delle scapole con un sistema muscolare efficiente in grado di sostenerci e di lavorare per noi. Se educhiamo i nostri muscoli a mantenere autonomamente un atteggiamento corretto, potremo dedicarci ad altro senza incorrere in vizi posturali.

Ma allora come fare?

Come prima strategia, si consiglia di mettere un piccolo post-it con una faccina sorridente in una zona dove lo sguardo cade di frequente durante l’attività lavorativa: ogni volta che gli occhi incontrano la faccina sorridente, si può provare a correggere un pochino la propria postura fino a che questo non diventerà automatico; inoltre è importante rivolgersi ad un esperto per una valutazione della propria spalla e per apprendere le migliori soluzioni per migliorarne lo stato di salute. Inoltre, per approfondire l’argomento ecco i 5 segreti per garantire la salute della propria spalla.

Ref:

  1. Jeremy S. Lewis, PT, PhD1, Christine Wright, BSc (Hons)2, Ann Green, MSc3, Subacromial Impingement Syndrome: The Effect of Changing Posture on Shoulder Range of Movement. Journal of Orthopaedic & Sports Physical Therapy, 2005 Volume:35 Issue:2 Pages:72–87
  2. Moezy A, Sepehrifar S, Solaymani Dodaran M. The Effects of Scapular Stabilization Based Exercise Therapy on Pain, Posture, Flexibility and Shoulder Mobility in Patients with Shoulder Impingement Syndrome: A Controlled Randomized Clinical Trial. Med J Islam Repub Iran 2014 (27 August). Vol. 28:87.
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