
Protesi di ginocchio
Le protesi di ginocchio sono interventi chirurgici che consistono nella sostituzione dell’articolazione malata con una nuova, disegnata da ingegneri biomeccanici e ortopedici. La necessità di cambiare un’articolazione deriva da una malattia chiamata artrosi, che provoca la perdita del rivestimento liscio delle nostre articolazioni. Questo rivestimento si chiama cartilagine e serve a mantenere un movimento fluido e senza dolore nelle nostre articolazioni.
Non tutte le artrosi vanno operate necessariamente di protesi. Solo le artrosi avanzate meritano questa chirurgia. Fino a quando le nostre articolazioni non sono completamente consumate e la funzione è conservata, è molto meglio evitare di fare un intervento di protesi. Esistono dunque chiare indicazioni per stabilire se una protesi può essere indicata per trattare un’artrosi di ginocchio.
In breve

Ricovero
2-3 giorni

Riabilitazione
1-2 mesi

Recupero
completo
6 mesi
Quali sono i sintomi dell’artrosi di ginocchio
L’artrosi di ginocchio si manifesta con dolore specialmente nei primi movimenti dopo immobilità prolungata. Il dolore è principalmente legato alla produzione di detriti legati alla degenerazione dell’articolazione che hanno un ruolo infiammatorio. Il dolore poi porta progressivamente alla perdita di elasticità del movimento. Inoltre la produzione di protuberanze ossee, dette osteofiti, può ulteriormente limitare il movimento del ginocchio.
Tipicamente il ginocchio artrosico può avere una difficoltà nell’estensione completa (si cammina con la gamba un po’ piegata). In caso di artrosi di ginocchio, inoltre, può essere evidente un cambiamento dell’asse della gamba, con una progressiva deviazione. La deviazione dell’asse è un criterio che indica un aggravamento del quadro artrosico e deve essere sempre considerato con attenzione in quanto può comportare facilità alle cadute.
Quando un’ artrosi di ginocchio deve essere operata
Operarsi per impiantare una protesi di ginocchio è una scelta da ponderare attentamente.
Il primo criterio di operabilità è avere una radiografia sotto carico (eseguita in piedi) per valutare il consumo. Il consumo radiografico che è indicativo per un’artrosi così avanzata da operare di protesi è quello che noi chiamiamo “osso su osso”. Infatti quando sulla lastra sotto carico si vede la mancanza completa dello spazio tra le due ossa significa che il consumo della cartilagine è completo. Per il ginocchio possono essere indicate proiezioni speciali per riconoscere il difetto dato che il consumo potrebbe essere limitato solo ad alcuni punti non visibili nelle radiografie tradizionali.
Il consumo radiografico in ogni caso non è il solo criterio decisionale. Infatti un’artrosi importante che dia sintomi scarsi o tollerabili per il paziente non è da operare ad ogni costo. Devono verificarsi questi criteri: artrosi “osso su osso” alla radiografia, dolore e limitazioni nella vita quotidiana che riducano la qualità della vita, scarso controllo del dolore con i trattamenti non chirurgici, uso di antinfiammatori a dosaggi tale da mettere a rischio lo stomaco o la salute in generale.
In cosa consiste un intervento di protesi di ginocchio
L’impianto di una protesi di ginocchio consiste nel rimuovere l’articolazione malata e sostituirla con una superficie nuova e scorrevole. Si tratta di una procedura simile all’incapsulamento di un dente. In questo caso ad essere incapsulate sono le superfici di femore e tibia.
Generalmente le protesi sono fatte di un metallo poroso che favorisce l’integrazione con l’osso. Le superfici di scorrimento invece sono fatte di una plastica dura detta polietilene e di metallo o ceramica. Le protesi di ginocchio possono venir fissate all’osso solo per pressione oppure utilizzando un cemento.
Protesi di ginocchio: sono tutte uguali?
La protesi di ginocchio comprende un gruppo di possibili interventi eseguibili sul ginocchio malato. Infatti esistono diversi tipi di protesi di ginocchio e diverse modalità per impiantarle.
Le tipologie di protesi di ginocchio dipendono prima di tutto da quale parte dell’articolazione è più malata. A volte infatti il ginocchio si ammala prevalentemente in uno solo dei suoi tre comparti. In questi casi si parla di protesi monocompartimentali.
Le protesi di ginocchio monocompartimentali sostituiscono soltanto una parte del ginocchio lasciando la normale articolazione nelle restanti porzioni di ginocchio. Esistono protesi monocompartimentali mediali e laterali che sostituiscono la porzione tra tibia e femore, oppure protesi di femoro-rotulea.
Il vantaggio della protesi di ginocchio monocompartimentale consiste nella minor invasività dell’intervento oltre che in una migliore sensazione di naturalezza nel ginocchio che continua a trasmettere le informazioni propriocettive al cervello attraverso la parte buona dell’articolazione. Chiaramente quando la malattia artrosica si estende a tutti i compartimenti diventa necessaria una protesi di ginocchio tricompartimentale altrimenti detta protesi totale di ginocchio. In tal caso sono tutte le superfici ad essere sostituite.
Come mai la protesi toglie il dolore?
La protesi risolve il dolore nell’artrosi in quanto elimina il contatto osso su osso che è doloroso. Infatti le protesi rivestono le superfici articolari rendendole lisce e scorrevoli. Inoltre l’intervento di protesi di ginocchio consente, durante la chirurgia, di correggere difetti di asse (ginocchio storto in varo o valgo).
Durante l’intervento, inoltre, si agisce eliminando le irregolarità ossee causate dall’artrosi (si chiamano tecnicamente Osteofiti) e si liberano, allungandoli, i legamenti o la capsula articolare accorciati dalla malattia.
Il vantaggio consiste dunque nell’avere un’articolazione che non trasmette più i sintomi dell’attrito osso su osso dell’artrosi e che consente un movimento libero eliminando la rigidità secondaria che consegue alla malattia artrosica.
Nuove tecniche per l’impianto di protesi di ginocchio
Due grandissime novità stanno cambiando il panorama della chirurgia protesica. La prima di cui ci vantiamo di essere stati pionieri in Italia si tratta del Recupero Rapido o Fast track. Si tratta di una serie di miglioramenti riguardanti preparazione del paziente, assistenza medica avanzata e tecnica chirurgica che consentono di accelerare il recupero minimizzando l’invasività dell’intervento. La seconda è l’introduzione del Robot nella pratica chirurgica. Questo minimizza la possibilità di imprecisione nel posizionamento delle protesi, riducendo i fallimenti nell’impianto delle protesi di ginocchio. Ne parliamo estesamente nelle sezioni dedicate del sito.
Come mi posso preparare all’intervento di protesi di ginocchio?
Nella sezione video ho realizzato delle guide passo passo per prepararsi all’ intervento in ogni sua fase e per recuperare completamente dopo la chirurgia.
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